Davvero splendido lo spettacolo pirotecnico di quest’anno che ha celebrato, da tradizione, San Giovanni, patrono di Firenze. C’è stata anche "la finta" (due botti piccoli e uno forte) che ha fatto pensare che fosse tutto finito, tanto che molti si sono alzati per andarsene, e poi invece è arrivato il gran finale. Fochi veramente spettacolari e innovativi! In particolare belle le fontane dal piazzale e i fuochi enormi.
Anche quest’anno alla fine ho scelto la Biblioteca Nazionale per guardare i fuochi, si può stare comodamente seduti sugli scalini (peccato solo che siano arroventati da una giornata di sole!), e lo spettacolo si vede bene senza troppa calca. Naturalmente ogni anno, progetto di portare panini, birre, un telo o quantomeno un giornale per sedersi, abiti freschi e comodi… ma lo penso quando ormai sono seduto in mezzo alla gente e i fuochi stanno per iniziare.
Il vero spettacolo poi, spesso, sono i commenti dei fiorentini che, per tradizione polemici, non pedono occasione per criticare o lamentarsi di qualunque cosa (se piove si vole ‘i sole, ma quando arriva fa’ un cardo che si stianta!). E anche i fochi di San Giovanni non potevano venire meno a questa tradizione, il grande classico è un serafico "L’eran meglio quegl’altri anni." non appena sono i fuochi sono finiti; frase che quest’anno qualcuno con molta ironia (altra grande dote cittadina) ha pronunciato ancor prima che iniziassero. E poi via con i grandi classici:
"Questo l’ho pagaho io colle multe!"
"Anche meno…!"
"Che gliel’ha’ fatta la foto col telefonino?"
"Questi ce li offre ‘i sindaho." (e un altro risponde) "Co’ l’assegno postdatato però!"
"Ohhhhh… Bada chello!!! L’è ‘i Giglio…!"