‎David Hockney dalla Royal Academy al Pecci

‎David Hockney dalla Royal Academy of art al Pecci

‎David Hockney dalla Royal Academy of art al Pecci

Il 30 e 31 gennaio David Hockney dalla Royal Academy of Arts al Pecci di Prato.

Il docufilm (Gbr, 2017; di Phil Grabsky; 90′; vers.it.) racconta le due grandi mostre dedicate all’artista negli ultimi cinque anni dalla Royal Academy of Arts di Londra. David Hockney – uno degli artisti britannici più famosi al mondo – ha un rapporto unico con la Royal Academy ( di cui è membro dal 1991) per i cui spazi realizza le due mostre ad hoc, trasformandole in due eventi spettacolari. Le sue esposizioni a Londra, Parigi, New York attraggono sempre un numero altissimo di visitatori e ora gli spettatori avranno modo di conoscere anche su grande schermo uno dei maestri del 21° secolo, l’artefice di opere iconiche come “A Bigger Splash” e “A Closer Grand Canyon”, ascoltando l’intervista all’artista a cura di Tim Marlow, Direttore Artistico della Royal Academy of Arts.

Hockneyavrà modo di raccontare il suo primo viaggio all’estero, in Egitto nel 1963, il dolore per la morte dell’amico Jonathan Silver e le tecniche innovative che sta abbracciando in questi anni, come disegni e video realizzati con l’iPad. Ad arricchire il percorso anche i pareri dei critici d’arte Martin Gayford e Jonathan Jones, e quelli di Edith Devaney (Senior Contemporary Curator della Royal Academy of Arts) che posò due volte per l’artista.

30 Gennaio proiezione dalle 18:15 alle 19:45 e dalle 20:00 alle 21:30
31 gennaio dalle 20:00 alle 21:30

Biglietto
intero 10
ridotto 8

Luca Mercalli: Lectio Magistralis a Prato

Luca Mercalli - Lectio Magistralis sulla fine del mondo

Luca Mercalli – Lectio Magistralis sulla fine del mondo

Poco tempo fa vi ho invitato in un post a partecipare alla Lectio Magistralis di Bauman al Pecci. Di altro tenore e argomento, ma altrettanto interessante, l’incontro con Luca Mercalli sulla fine del mondo – “Come siamo entrati nell’Antropocene e come non fare la fine dei fossili”. Inoltre, come sempre, ad ingresso libero. Non prendete altri impegni dunque per martedì 24 gennaio 2017 alle 18.00, sapete già cosa fare.

E se fosse proprio l’ uomo a far finire il mondo, almeno quello ospitale che ci è familiare da qualche millennio? Quali minacce ambientali la nostra specie ha creato e cosa può fare concretamente ognuno di noi per limitarle? Il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli ci guiderà, con il rigore dello studioso e la sua naturale ironia, attraverso le trappole dell’Antropocene – la nuova epoca geologica nella quale siamo appena entrati – e le scelte di vita sostenibile che dovrebbero evitare di far finire il nostro mondo.

Dopo l’antropologo Marc Augé, il sociologo Zygmunt Bauman e lo scienziato Giovanni Bignami il Centro Pecci invita il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli a confrontarsi con il tema della fine del mondo, titolo della mostra del nuovo Centro Pecci.

Luca Mercalli (Torino, 1966) ha studiato scienze agrarie in Italia e climatologia in Francia, paese al quale deve molto della sua eclettica formazione scientifica e intellettuale. Presiede la Società meteorologica italiana, associazione costituita nel 1865. Ha fondato la rivista «Nimbus», ha pubblicato molti lavori scientifici su clima e ghiacciai e articoli divulgativi su «la Repubblica», «La Stampa», «Donna Moderna» e «Gardenia». Dal 2003 partecipa a Che tempo che fa (Rai3) dove ha introdotto i suoi brevi e incisivi commenti sullo stato del pianeta e della civiltà. Partecipa anche a TG Montagne (Rai2) e ad Ambiente Italia (Rai3). Durante gli ultimi vent’anni ha testimoniato e spiegato la crisi climatica ed energetica in oltre mille conferenze per il grande pubblico e seminari per la scuola e l’università. Fa parte del comitato scientifico di AspoItalia, sezione dell’Association for the Study of Peak Oil and Gas, e del Climate Broadcast Network dell’Unione Europea. Ha pubblicato diversi libri. Tra i più recenti: Le mucche non mangiano cemento (Sms 2004), Filosofia delle nuvole (Rizzoli 2008), Che tempo che farà (Rizzoli 2009) e Viaggi nel tempo che fa (Einaudi 2010), Prepariamoci (Chiarelettere 2011). Vive e lavora in Val di Susa, in una piccola casa con orto, alimentata da energia solare.

www.centropecci.it

Joakim: arte e musica al Pecci di Prato

Joakim in concerto al Pecci di Prato - musica a Firenze

Joakim in concerto al Pecci di Prato – musica a Firenze

A volte Firenze sonnecchia. E a quel punto si sente un rumore che arriva da Prato e risveglia la città. E’ un rumore pulsante che attraversa la piana in un attimo, prende l’autostrada per fare prima e arriva veloce e forte a Firenze, arriva direttamente dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci.
Giovedì 24 novembre 2016 sarà la musica di  Joakim ad echeggiare nella piana con il suo concerto (h 21:00 live set + visual).
Ingresso 15 euro (biglietto concerto + mostra) la forumla consigliata è ovviamente la combo arte da vedere + arte da ballare.

Joakim è uno dei principali musicisti elettronici francesi. Produttore discografico, dj e remixer, impiega nei suoi lavori materiali sonori variegati combinando elementi sintetici e acustici, strumenti tradizionali, macchine analogiche e sperimentazioni digitali. La sua intensa attività include incursioni nelle arti visive, nella moda e nella scena artistica contemporanea.

Musicista versatile, dj e manager discografico, Joakim Bouaziz porta avanti una ricerca musicale che spazia fra generi e stili eterogenei, tra cui disco music, heavy metal, indie rock, afro beat, acid techno, jazz e musica classica. L’intensa attività di Joakim include anche incursioni nelle arti visive, nella moda e nella scena artistica contemporanea.

Official web site: http://www.joakim.tv/
Soundcloud: https://soundcloud.com/joakimbouaziz

Evento realizzato in collaborazione con Institut français Firenze
Centro Pecci Prato – www.centropecci.it

Zygmunt Bauman – conferenza su La fine del mondo

Zygmunt Bauman - conferenza su La fine del mondo

Zygmunt Bauman – conferenza su La fine del mondo

Giovedì 3 novembre Zygmunt Bauman al Museo Pecci di Prato. dalle 18 alle 20. Ingresso libero (fino ad esaurimento posti). Ai tempi dell’università ero molto orgoglioso di studiare Bauman e tutti gli altri autori che davano un senso al mondo che mi circondava fornendo una lettura utile e originale alle tante domande che, a partire dalla sociologia, si espandevano verso tante altre discipline e tematiche. Mica diritto amministrativo, con tutto il rispetto.
Insomma che scusa avete per non andare domani a Prato?

«Paura è il nome che diamo alla nostra incertezza, alla nostra ignoranza della minaccia, o di ciò che c’è da fare» (Zygmunt Bauman)

Viviamo in un’epoca di costante incertezza, dove il futuro è spesso avvertito come una minaccia. Credevamo che nella modernità saremmo riusciti a lasciarci alle spalle le paure che avevano pervaso la vita in passato; credevamo che saremmo stati in grado di prendere il controllo della nostra esistenza. Eppure proprio noi che godiamo di sicurezza e comfort senza precedenti, viviamo in uno stato di costante allarme.
Indecifrabilità del presente, spaesamento post-ideologico, l’allarme terrorismo: sono questi i temi che affronteremo insieme al grande sociologo Zygmunt Bauman. Uno sguardo a 360 gradi sulle grandi questioni del presente, per immaginare un futuro diverso.

Nato nel 1925 a Poznań, città sul fiume Warta, Zygmunt Bauman è tra i più noti, autorevoli e prolifici pensatori del nostro tempo. Il suo lavoro trascende i confini disciplinari della sociologia per abbracciare la teoria sociale e politica, la filosofia, l’etica, gli studi di comunicazione, la psicologia e la teologia. A lui si deve la folgorante definizione di “modernità liquida”. Nel 2010 l’Università di Leeds ha creato in suo onore The Bauman Institute, dedicato allo studio dei suoi temi di ricerca, tra i quali: consumismo, globalizzazione, etica, potere e analisi della modernità. Bauman ha ricevuto il Premio Europeo Amalfi per la Sociologia (1992), il Theodor W Adorno Award (1998) e il Premio Principe delle Asturie (2010). Professore Emerito di Sociologia alle Università di Leeds e Varsavia, è autore di numerosi volumi tra cui: La decadenza degli intellettuali. Da legislatori a interpreti; La società sotto assedio, Modernità liquida, Amore liquido, Vite di scarto, Consumo, dunque sono. Stato di crisi, il suo volume più recente, scritto con Carlo Bordoni e pubblicato da Einaudi, è un’indagine sulle dimensioni politiche, sociali e culturali del malessere del nostro tempo: dalla crisi dello Stato moderno alla progressiva uscita dalla società di massa.

Paul Cézanne: arte per tutti al Pecci

Museo Pecci di Prato

Museo Pecci di Prato

Lunedì 22 febbraio 2016 – Paul Cézanne. L’ombra è un colore | per il ciclo di incontri Arte per tutti – Corsi di avvicinamento alle arti, Museo Pecci di Prato.
Con le commemorazioni del 1907, il mondo dell’arte e della cultura riconosce a Cézanne il ruolo di protagonista: inaspettatamente non si discute che di Cézanne, da New York a Parigi, da Mosca a Firenze, mentre i suoi quadri entrano nei salotti esclusivi e i giovani artisti guardano a lui come nuovo modello di ricerca. Eppure soltanto agli inizi del ‘900 Cézanne, sessantacinquenne, vede riconosciuto il valore della sua ricerca, appena in tempo prima della morte improvvisa. La critica e storica d’arte Giovanna Uzzani ci accompagna nel percorso artistico di uno dei protagonisti della pittura dell’Ottocento, alla scoperta della sua idea di pittura come “armonia parallela alla natura”.

PROSSIMI INCONTRI

ARTE ogni lunedì dalle ore 21 alle ore 23

29/02 – Paul Gauguin, Vincent Van Gogh e la stagione del post-impressionismo – Giovanna Uzzani

MUSICA ogni mercoledì dalle ore 21 alle ore 23

24/02 L’opera d’arte totale di Richard Wagner – Alberto Batisti

Ingresso
Ogni singolo appuntamento: 5€
Sono previste riduzioni anche per i soci del Centro Pecci e di RTC.
Ingresso libero per i disoccupati e tutti gli studenti di ordine e grado (documentati).

Dove
I corsi si svolgono nei nuovi spazi del Centro Pecci (ingresso lato Art Hotel).

Informazioni al pubblico: 0574 531820 corsi@centropecci.it – LinkFB

Impressionisti: arte per tutti al Pecci

Impressionismo al Pecci di Prato - arte a FirenzeLunedì 15 febbraio gli Impressionisti sono i protagonisti del corso di avvicinamento alle arti promosso dal Pecci di Prato. Prosegue il ciclo del Museo di arte contemporanea, con la storica e critica d’arte Graziella Battaglia che guiderà nell’atelier di alcuni dei più importanti artisti dell’Ottoncento, da Édouard Manet a Edgar Degas, da Pierre-Auguste Renoir a Claude Monet, da Camille Pissarro a Jean-Frédéric Bazille con una particolare attenzione ad aspetti meno noti: le innovative strategie espositive e di promozione perseguite dal movimento, la fortuna critica e collezionistica conosciuta in Toscana all’inizio del Novecento.

PROSSIMI INCONTRI

ARTE ogni lunedì dalle ore 21 alle ore 23

22/02 “L’ombra è un colore”. Sulle tracce di Paul Cézanne – Giovanna Uzzani
29/02 – Paul Gauguin, Vincent Van Gogh e la stagione del post-impressionismo – Giovanna Uzzani

MUSICA ogni mercoledì dalle ore 21 alle ore 23

17/02 Verdi e l’opera romantica italiana – Francesco Ermini Polacci
24/02 L’opera d’arte totale di Richard Wagner – Alberto Batisti

Ingresso
Ogni singolo appuntamento: 5€
Sono previste riduzioni anche per i soci del Centro Pecci e di RTC.
Ingresso libero per i disoccupati e tutti gli studenti di ordine e grado (documentati).

Dove
I corsi si svolgono nei nuovi spazi del Centro Pecci (ingresso lato Art Hotel).

Informazioni al pubblico: 0574 531820 corsi@centropecci.it – LinkFB

Lucio Fontana al Pecci

Lucio Fontana al Pecci di Prato

Lucio Fontana al Pecci di Prato

Mercoledì 10 febbraio, per il ciclo Libri e opere d’arte contemporanea, presentazione del volume Lucio Fontana. Manifesti, scritti, interviste a cura di Angela Sanna (Abscondita, 2015). La curatrice racconta il lavoro teorico dell’artista attraverso una vasta raccolta di documenti, da cui emergono, insieme alla teorizzazione dello Spazialismo, le sue opinioni sull’arte del momento e sui vari ambiti artistici che egli ha esplorato: dalla ceramica alla scultura, dalla pittura agli interventi ambientali.

Nell’occasione sarà esposta al pubblico l’opera di Lucio Fontana Concetto spaziale. Attesa (1960), dalla collezione del Centro Pecci.
L’intervento della curatrice sarà accompagnato dalla lettura di alcuni brani del volume affidata al giovane attore Filippo Baglioni.

L’evento si svolge presso i nuovi spazi del Centro Pecci (lato Art Hotel). Ingresso libero.

Informazioni al pubblico: Tel. 0574 5317 info@centropecci.it – LinkFB